Giovanni Scattone è un personaggio italiano, noto principalmente per il suo coinvolgimento nel caso dell'omicidio di Marta Russo, avvenuto il 9 maggio 1997 all'interno dell'Università La Sapienza di Roma.
Scattone, all'epoca dei fatti assistente universitario di Filosofia del Diritto, fu accusato di omicidio colposo e favoreggiamento personale. La sua posizione processuale fu controversa e seguita con grande attenzione mediatica.
Nel 2003, la Corte di Cassazione lo condannò a 5 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di favoreggiamento personale. Scattone non fu mai condannato per l'omicidio di Marta Russo.
Il caso Marta Russo e il coinvolgimento di Giovanni Scattone hanno sollevato numerosi dibattiti sulla giustizia italiana, sulla responsabilità individuale e sull'influenza dei media nei processi. La vicenda ha lasciato un segno profondo nell'opinione pubblica italiana.
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